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Come accogliere l’AI nella tua organizzazione

Immersi nel vortice di una rivoluzione tecnologica incalzante, ci troviamo di fronte a strumenti e modelli in continua evoluzione e diffusione. Hai già provato a sperimentare ChatGPT o altre AI? Magari per tradurre rapidamente articoli in lingua straniera o generare immagini fantasiose da prompt creativi? 

Tuttavia, questa diffusione, rapidissima e pervasiva, richiede non solo una comprensione delle tecniche ma anche una conoscenza approfondita della logica di questi modelli e delle loro applicazioni nel nostro quotidiano e nel nostro lavoro.
Sempre più immersi in questo innovativo flusso tecnologico, non possiamo permetterci di restare indietro nel comprendere i nuovi fenomeni, le loro contraddizioni, i loro limiti, ma anche i loro vantaggi e potenzialità, per poterli sfruttare a nostro vantaggio.
Le organizzazioni nonprofit non possono permettersi di rimanere indietro in questa rivoluzione costante: integrare queste nuove capacità nel settore nonprofit non è solo una necessità tecnica, ma una sfida che richiede una visione chiara delle potenziali applicazioni dell’AI.

Di tutto questo ha parlato Claudio Riccio, creative strategist freelance, in occasione del FundraisingDay del 02 luglio 2024. Claudio è professore di Etica della comunicazione allo IED di Roma e si occupa – con un approccio critico – di AI generative e delle loro implicazioni sociali, temi su cui spesso lancia provocazioni e progetti culturali e formativi.  Nel 2023 ha formato sull’uso dell’A.I. oltre 800 persone nel mondo del terzo settore.

In questo articolo troverai le riflessioni emerse durante l’incontro di Claudio al Fundraising Day e avrai spunti per ragionare sui rischi, sulle capacità e i poteri dell’ia per valutare consapevolmente l’introduzione di nuove tecnologie per tenere al passo coi tempi la tua organizzazione nonprofit.

Tabella dei Contenuti

I Rischi e le Contraddizioni dell’AI

Dal punto di vista delle onp, i rischi – che coincidono con i pregiudizi –  dell’utilizzo dell’AI potrebbero includere: 

• Bias cognitivi e amplificazione degli stereotipi: le AI possono mostrare bias cognitivi, riflettendo e amplificando pregiudizi umani presenti nei dati utilizzati per il training;

• Disinformazione e produzione di fake news: le AI possono essere utilizzate per generare contenuti falsi o manipolati che possono essere distribuiti su larga scala, aumentando il rischio di disinformazione;

• Violazione del diritto d’autore: le AI possono facilitare la riproduzione e la distribuzione di contenuti protetti da copyright senza il consenso dei creatori, tramite generazione automatizzata di testi e, soprattutto, immagini e illustrazioni.

• Impatto ecologico ed energetico: l’addestramento dell’AI richiede notevoli risorse computazionali, che richiedono grandi quantità di energia.

• Perdita di posti di lavoro;

• Appiattimento del processo creativo: le AI possono essere utilizzate per automatizzare e standardizzare la produzione creativa, riducendo la diversità e l’originalità delle espressioni creative impiegate.

• Tecnologia in mano a oligopoli: le grandi aziende tecnologiche possono accumulare e dominare l’accesso e il controllo delle tecnologie avanzate di AI, creando concentrazioni di potere e influenzando il panorama competitivo.

•Difficoltà nel reperimento delle fonti online: l’automazione delle interazioni online tramite AI può rendere difficile distinguere tra informazioni autentiche e manipolate, compromettendo la fiducia e l’autorità nelle fonti e nei contenuti online.

• Crisi del modello formativo e informativo: l’ampia diffusione di AI nel processo educativo e informativo potrebbe influenzare negativamente la qualità dell’apprendimento, riducendo l’importanza delle competenze umane essenziali come il pensiero critico e l’analisi.


Adottare una tecnologia così contraddittoria e divisiva non è semplice, ma ignorarla e lasciarsi sopraffare dai timori sarebbe un errore. L’AI è un modello statistico predittivo che genera output basati su enormi quantità di dati. Per questo motivo, è fondamentale approcciare l’AI con un atteggiamento critico e consapevole, comprendendo appieno i suoi potenziali impatti per guidarli e non lasciarsi guidare o, ancora peggio, paralizzare.

L’uso dell’AI nelle onp: il questionario del Festival del Fundraising 2024

Durante il Festival del Fundraising 2024, proprio Claudio Riccio ha distribuito ai partecipanti un questionario relativo all’utilizzo dell’ia. Il sondaggio ha raccolto circa 140 risposte con i seguenti dati:

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Molte ONP non utilizzano ancora l’AI e la maggior parte si colloca tra l’adozione tacita e il fiero rifiuto.
Come si evince dai dati raccolti durante il Festival del Fundraising, il tasso di persone e organizzazioni che non hanno partecipato a corsi di formazione è molto alto.

Per accogliere l’AI nell’organizzazione, sono necessari alcuni punti imprescindibili:

• Formazione e studio

• Pratica ed esperienza

• Linee guida chiare per implementare l’AI, che ci possano aiutare ad implementare con chiarezza l’utilizzo dell’AI

Il lato positivo dell’AI per la tua organizzazione:

Tra i maggiori benefici di cui potrai bearti:

• Delegare task routinarie e ridurre il carico di lavoro, riducendo l’orario di lavoro del team;

• Analizzare grandi quantità di dati e scenari con metodi rapidi e sempre più affidabili;

• Standardizzare processi e flussi di lavoro;

• Supportare il processo decisionale, strategico e creativo, liberando ulteriore potenziale;

• Ridurre i costi di produzione di output creativi e tecnologici;

• Dedicare più tempo alla formazione e a compiti complessi.

 

Le funzionalità dell’AI sono moltissime e includono:

• Chatbot con linguaggio naturale addestrati sul proprio dataset

• Data Analysis con riconoscimento di pattern e ricorrenze di un database

• Generazione di contenuti multilingua, testuali e audiovisivi

• GPT custom e LLM (large language model) dedicati, affidabili e coerenti con mission e obiettivi

• Generazione di immagini per campagne, creatività etc…

• Supporto creativo e strategico

• Generazione di video (coming soon)

• Automazione per semplificare i flussi interni e dei processi di lavoro

• Creazione di copy per siti, blog, newsletter, social media etc… 

Un altro aspetto fondamentale per non disperdersi e lasciarsi sopraffare è l’importanza di stabilire una policy sull’impiego dell’AI all’interno della tua organizzazione. Quando decidi di investire nell’AI, è cruciale stabilire policy chiare e ben definite. Ecco alcune domande che potresti porti per orientarti:

1. Quali AI generative potrei usare e a cosa voglio applicarle?

2. Quale LLM (modello linguistico di grandi dimensioni) potrei utilizzare? Quale ia per la generazione di immagini?

3. Come garantiamo l’interoperabilità con altri strumenti, come il CRM?

È essenziale che la policy sia stabilita in base all’identità della tua organizzazione, alle esigenze specifiche, AI bisogni e al proprio codice etico. Le AI sono numerose e continueranno a proliferare in questa ondata di rivoluzione tecnologica e digitale: è il tuo momento per sfruttare il vento a favore e imparare a navigare verso nuovi orizzonti, con strategie ben pianificate e consapevolezza. 

Conclusione

L’AI deve essere guidata per non lasciarci guidare: è fondamentale conoscerla, imparare ad usarla e dotarsi di strumenti adeguati e policy chiare per sfruttarla appieno, garantendo sempre una supervisione umana per mantenere contenuti coerenti e di qualità. Il controllo non è dell’AI, è il tuo.


Consigli che porti a casa:

• Investi nella formazione dell’AI: dedica tempo e risorse all’apprendimento e alla formazione sulle tecnologie AI per garantire una comprensione profonda delle loro applicazioni. E’ fondamentale che tu conosca bene l’ia non solo per sfruttarla al meglio ma anche per aver sempre un tuo giudizio critico;

• Fai tanta pratica: sperimenta con diverse AI per acquisire esperienza pratica e identificare le soluzioni più adatte alle tue esigenze;

• Stabilisci linee guida chiare: definisci una policy precisa per l’uso dell’ia, considerando l’identità e le esigenze della tua organizzazione;

• Valutazione delle AI generative: individua quali ia generative utilizzare e definisci gli ambiti di applicazione per massimizzare i benefici, per scegliere i giusti strumenti che si adattano alle tue necessità;

• Interoperabilità: assicurati che le ia siano compatibili con gli altri strumenti utilizzati, come i CRM, per garantire un’integrazione fluida.