Perché il Direct Mail è ancora il canale più efficace per coinvolgere i donatori
Tecniche di Fundraising

Perché il Direct Mail è ancora il canale più efficace per coinvolgere i donatori

Il direct mail cartaceo offre vantaggi unici che lo rendono, nonostante la popolarità del marketing online, un canale efficace per acquisire e gestire i donatori, raccogliere fondi e promuovere le cause delle organizzazioni non profit.

Ecco i punti principali:

1. A casa, sulla tua scrivania.

Il direct mail genera un contatto fisico tra te e i tuoi sostenitori. A differenza delle email o dei post sui social media che possono essere ignorati, una busta e una lettera fisica richiedono attenzione.

L’esperienza tattile di tenere in mano un mailing ben realizzato crea una connessione personale che si traduce in relazioni più forti e maggiore fedeltà con i donatori.

2. Tassi di ricordo più elevati

Studi hanno dimostrato che il direct mail ha un tasso di coinvolgimento più alto rispetto al marketing digitale. Questo è particolarmente vero per le fasce demografiche più anziane, che sono più inclini ad aprire e rispondere alla posta piuttosto che cliccare su un link in un’email.

3. Fiducia e Credibilità

In un’era di truffe digitali e frodi online, il direct mail delle organizzazioni nonprofit è percepito come più affidabile. Una lettera fisica o un opuscolo inviato da un’organizzazione nonprofit può trasmettere un senso di sicurezza che le comunicazioni digitali spesso non hanno.

I donatori sono più inclini a fidarsi di una richiesta di fondi che arriva a casa, soprattutto se accompagnata da immagini coinvolgenti, storie commoventi e informazioni chiare e trasparenti.

4. Messaggi Mirati e Personalizzati

Il direct mail ti consente di segmentare il tuo target e personalizzare i messaggi per gruppi specifici, ad esempio il classico RFM. Questo approccio mirato aumenta le probabilità di una risposta positiva, facendo sì che la campagna arrivi a casa delle persone giuste e ne influenzi il supporto alla causa.

5. Maggiore Durata

A differenza delle email che possono essere eliminate con un clic, il direct mail ha una durata più lunga. Un pezzo di posta ben progettato può rimanere sulla scrivania di un donatore, sul bancone della cucina o sul frigorifero per giorni, settimane, mesi e persino anni — un costante promemoria della missione dell’organizzazione non profit.

Uno studio al Festival del Fundraising relativo a 12 milioni di donazioni ha intercettato una donazione con bollettino postale di una campagna di 15 anni prima!

6. Potenziale di Marketing Integrato

Il direct mail può integrarsi perfettamente con gli sforzi di marketing digitale per creare una campagna di marketing multicanale. Includendo codici QR, URL personalizzati o inviti ai social media nel materiale inviato, le organizzazioni non profit possono indirizzare i destinatari verso le loro piattaforme online, incoraggiando un ulteriore coinvolgimento e interazione.

7. Risultati Misurabili

Uno dei vantaggi più significativi del direct mail è la possibilità di monitorare e misurare il suo successo. Puoi facilmente monitorare i tassi di risposta, tracciare le donazioni e valutare il ritorno sugli investimenti di ciascuna campagna di direct mail. Questo approccio basato sui dati ti consente di affinare le tue strategie, ottimizzare le future spedizioni e garantire che le risorse vengano utilizzate in modo efficace.

8. L’Alternativa Non Digitale

In un mondo dominato dal rumore digitale, il direct mail offre un’alternativa efficace per le organizzazioni nonprofit che desiderano connettersi con i donatori. La sua natura tangibile, i tassi di coinvolgimento più elevati, l’affidabilità e il potenziale di personalizzazione lo rendono la scelta migliore per coinvolgere i propri donatori.

9. L’Alternativa al telemarketing

In un contesto italiano che è dominato dall’influenza negativa dello spam telefonico il direct mail ha un chiaro apprezzamento come canale di contatto non invasivo.

Il Registro pubblico delle opposizioni riporta a settembre 2024 30 milioni di persone iscritte per non ricevere telefonate contro solo 101 mila per non ricevere posta a casa.

Autori:

Valerio Melandri e Sebastiano Moneta