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Trend del Terzo Settore

Raccolta fondi intelligente: come l’AI può aiutarti a trovare nuovi donatori e fidelizzare quelli già acquisiti

La raccolta fondi è una delle professioni più delicate.
Come viene ripetuto costantemente, abbiamo il privilegio di occuparci di coltivare relazioni. Ancora più precisamente, ci occupiamo di costruire amicizie durature.
Non c’è niente di più personale che creare, mantenere e conquistare amicizie. Grazie a queste, si aprono opportunità illimitate per ottenere i doni più ambiti: tempo, talento e risorse.
Il nostro lavoro non è complicato. Per avere successo, dobbiamo far sì che i donatori ci conoscano, ci apprezzino e si fidino di noi. Non dimentichiamo mai che essere un donatore è un compito estremamente difficile: non si sceglie semplicemente tra il bene e il male, ma tra il bene e un altro bene.


Per questo quando parliamo di intelligenza artificiale dobbiamo capire che affinchè sia utile per le organizzazioni non profit, non deve sostituirsi al fundraiser ma deve essere quanto più pratica. Non può essere semplicemente un giocattolo nuovo e luccicante. Devono esistere modi chiari per applicarla alle sfide quotidiane e utilizzarla per raggiungere gli obiettivi.


La raccolta fondi può essere un’ottima area di applicazione dell’intelligenza artificiale. I processi di fundraising possono essere complessi e alcune attività devono essere svolte manualmente e richiedono molto tempo. L’intelligenza artificiale ha il potenziale di snellire questi processi, rendendo la raccolta fondi più efficiente ed efficace


Ecco alcuni consigli su come utilizzare l’intelligenza artificiale.

1. L'intelligenza artificiale (AI) può potenziare la tua ricerca di potenziali donatori.

In che modo? Semplificando l’intero processo di individuazione delle persone giuste da contattare. Non devi più rivolgerti a un vasto pubblico nella speranza che un numero sufficiente di persone sia compatibile con i tuoi obiettivi.
Invece, i modelli di intelligenza artificiale basati sull’affinità possono identificare rapidamente le persone che già si interessano genuinamente alla tua causa e che possiedono le risorse e il desiderio di donare.

Molte organizzazioni nonprofit scoprono in questo modo un pubblico nascosto che non avrebbero mai pensato di poter raggiungere.
Inoltre, l’AI basata sull’affinità può aiutarti a sapere esattamente come contattare queste persone.

Puoi utilizzarla per scoprire la loro capacità di donazione specifica, l’importo ideale da richiedere e persino il loro metodo preferito per essere contattati.

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Un esempio di interrogazione database tramite IA

Per portarti un esempio reale, basato sull’esperienza di alcune organizzazione statunitensi, puoi vedere qui sopra la possibilità di usare l’AI per interrogare direttamente il database e avere in poco tempo una risposta grafica alla domanda posta.

2. L'intelligenza artificiale può fidelizzare i donatori e portarli a livelli di donazione più alti

Non solo per i potenziali donatori, ma anche per quelli già acquisiti, l’intelligenza artificiale può aiutarti a costruire relazioni più forti e mirate. Immagina quanto sarebbe più semplice sapere quali comportamenti mostrano le persone prima di essere pronte a passare a un livello superiore di donazione e come puoi comunicare con loro per favorire questo passaggio.


Conoscere aspetti come il grado di affinità dei donatori con la tua causa e il loro metodo di contatto preferito può rendere la fidelizzazione molto più semplice e personale. L’intelligenza artificiale può aiutarti a capire con quale frequenza contattarli, di cosa vogliono sentir parlare e come trasmetterglielo.
Questo può essere fatto con una serie di domande, come da schermata seguente, suddivise per argomenti e tematiche di stretto interesse dei fundraiser: domande che tramite l’IA interrogano direttamente il database e permettono di estrarre facilmente la risposta.

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Un esempio di domande predefinite con cui IA interroga il database

3. L'intelligenza artificiale può trovare e fidelizzare i grandi donatori

Allo stesso modo, puoi utilizzare l’AI per individuare nuovi donatori. L’intelligenza artificiale facilita l’analisi di indicatori di ricchezza, capacità di donazione e predisposizione alla filantropia. Naturalmente, puoi anche sfruttarla per capire come e quando contattare queste persone, e quale messaggio avrà su di loro la maggiore rilevanza.

Questo è particolarmente prezioso nell’ambito dei grandi donatori, poiché consente di scalare la fidelizzazione come mai prima d’ora. Non sei più limitato alle conoscenze personali e alle interazioni del tuo direttore fundraising o dei membri del consiglio con i grandi donatori. Ora puoi avere informazioni dettagliate su chi sono queste persone e di cosa hanno bisogno da te, anche se non le hai mai incontrate.

Questo ti permette di liberare il tempo dei membri del tuo consiglio di amministrazione per quelle attività che richiedono davvero il loro tocco umano, lasciando all’IA il lavoro più gravoso.

4. L'intelligenza artificiale ti aiuta a prendere decisioni di comunicazione più intelligenti

Una delle maggiori sfide per le organizzazioni non profit nell’ambito della comunicazione è l’incertezza: non sai mai veramente come si evolverà una campagna, ed è facile ritrovarsi a sei mesi dall’inizio di una campagna di mailing per rendersi conto che non sta funzionando.

L’AI può fornirti informazioni su ciò di cui potenziali donatori e donatori effettivi hanno davvero bisogno da una campagna di sensibilizzazione. In questo modo, puoi prendere decisioni basate su dati concreti anziché su supposizioni.

Questo può farti risparmiare un sacco di soldi (ad esempio, immaginiamo che tu abbia inviato costose campagne di mailing a persone che in realtà preferiscono le campagne digitali molto più economiche) e può rendere la tua comunicazione molto più efficace, poiché raggiungi le persone dove sono già attive.
Inoltre l’AI, se una campagna non ha funzionata, ti può permettere di generare nuove idee per nuove comunicazioni per la tua campagna.

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Un esempio di creazione di una lettera ai donatori tramite AI

5. L'intelligenza artificiale può aiutarti a personalizzare gli eventi per massimizzare le donazioni

Gli eventi restano uno dei modi più efficaci per raccogliere fondi, ma come le campagne, sono intrinsecamente incerti.


L’intelligenza artificiale può darti un quadro chiaro di quali contatti sono più propensi a partecipare a un evento (non solo il tuo) e a quali tipi di eventi sono maggiormente interessati, andando a verificare e analizzare nel tuo CRM la loro partecipazione agli eventi creati dalla tua organizzazione.


Puoi utilizzare l’IA inoltre per creare gli inviti, selezionare gli invitati in base alla vicinanza geografica in modo da inviare inviti solo a chi abita abbastanza vicino per partecipare.

Cosa abbiamo imparato

Abbiamo imparato che l’AI sta diventando sempre più alleato strategico delle nonprofit, l’IA può offrire strumenti potenti per:

  • Identificare con precisione i donatori: permettendo ai fundraiser di costruire relazioni durature.
  • Personalizzare le campagne di fundraising: per massimizzare l’impatto.
  • Automatizzare compiti ripetitivi: liberando tempo per attività strategiche.
  • Prendere decisioni basate sui dati per ottimizzare le campagne.

Abbracciare l’AI significa oggi essere all’avanguardia nel fundraising.