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Tecniche di Fundraising

Sabato mattina al mercato: come la parrocchia raccoglie fondi con i biglietti della lotteria

Ogni sabato mattina vado a fare la spesa di frutta e verdura in un piccolo mercato che sta di fronte alla scuola media frequentata da una delle mie figlie.

Credo di aver iniziato ad andarci a novembre scorso: ho fatto una scelta precisa perché ero stufo della scarsa qualità della frutta e della verdura presente nei supermercati della mia città.

La scelta porta con sè che spendo un po’ di più ma che i prodotti che trovo sono sempre freschi. Questa scelta la fanno tante altre persone: il mercato apre alle 8 ma già dalle 7.30 ci sono le persone che fanno la fila per andare in uno dei tanti banchetti di prodotti locali (frutta, verdura, uova, carne, latte, miele, etc).

Non ti sto fornendo queste informazioni a caso, se tu che leggi sei un fundraiser inizierai a capire che ti sto descrivendo un target ben preciso di persone.

Un sabato vedo arrivare al mercato una signora che non era tra i “soliti”, avrà avuto circa 60 anni, vestita in modo sobrio ed elegante: non si è avvicinata a me, ma la seguivo con lo sguardo mentre parlava con le persone in coda nei vari banchetti al mercato.

Noto ad un certo punto che tira fuori dalla borsa un block notes con dei fogli color verde pistacchio. Osservando attentamente capisco che la signora ha tra le mani un blocchetto di ricevute, infatti ogni tanto la vedo lasciare in mano alle persone una o più ricevute, ognuna di esse riportava un numero di riferimento. In cambio riceve del denaro contante, non grandi somme, alcune monete, alcune carte da € 5 o € 10.

È da qui che capisco che la signora sta facendo raccolta fondi, è dunque una dialogatrice, una fundraiser a tutti gli effetti.

Mi avvicino sempre un po’ di più a lei, cercando da un lato di non perdere la priorità nella lunga fila di persone davanti a me al banchetto della verdura e, dall’altro, tendendo l’orecchio al dialogo tra lei e l’ignaro donatore / donatrice.

La signora sta raccogliendo fondi per la vicina Parrocchia, lo capisco osservando il blocchetto di ricevute che riporta, in un disegno, la sagoma del caratteristico edificio parrocchiale. La Parrocchia è un edificio ben visibile che in linea d’aria è a 50 metri dal mercatino.

La mia curiosità mi spinge un po’ oltre e mi avvicino sempre di più cercando di capire per cosa sta chiedendo la donazione e cosa sta “dando in cambio”: la signora sta chiedendo una donazione per la lotteria parrocchiale, ogni biglietto ha un valore di € 2,50.

Ho pensato all’inizio che fosse un po’ poco invece credo che sia una strategia molto utile in quanto difficilmente abbiamo in tasca quell’esatto cambio per cui saremo invogliati a comprare dei multipli di € 5 o € 10 per cui acquisendo 2-4 biglietti per ogni donazione effettuata.

Nei 30-40 minuti in cui mi sono fermato al mercato la signora avrà raccolti almeno 10-15 donazioni: non so il totale esatto di quanto ha raccolto in questo periodo di tempo, però posso ipotizzare da alcune donazioni che ho visto con i miei occhi che si possa aggirare sui € 200 circa.

Cosa possiamo imparare da questa fundraiser ante litteram?

1

Seleziona il Target

Un mercato dove le persone cercano qualità nei prodotti alimentari e sono disposte a spendere può sicuramente essere un luogo dove trovare un pubblico attento di potenziali donatori.

2

Come presentarsi al donatore

La signora non aveva una casacca che rendeva riconoscibile l’organizzazione nonprofit (come accade invece per molte di quelle persone che fanno dialogo diretto) ma era vestita in modo sobrio ed elegante. Sembrava proprio una di quelle signore che vanno a messa la domenica. Chi dunque meglio di lei poteva chiedere una donazione per la parrocchia?

3

Quando presentarsi al donatore

È un sabato mattina, la settimana è terminata. Le persone hanno (e vogliono) più tempo per fare le cose che gli piacciono, per comprare quello che desiderano. Sono più propense anche a donare? Forse si, dunque il quando è stato azzeccato.

4

Dove presentarsi al donatore

La signora selezionava attentamente i potenziali donatori, non andava da quelli che erano vicini all’essere serviti ma a quelli un po’ più indietro, quelli che magari avevano più tempo e meno fretta e potevano ascoltare.

5

Cosa chiedere come donazione

La scelta di biglietti da € 2,50 permette al donatore di acquistare più di un biglietto della lotteria per cui maggiori probabilità di vincere un premio. È chiaro che in questo caso non attiviamo solamente il meccanismo del dono e della ricompensa morale nel “fare del bene” ma si aggiunge anche la ricompensa materiale tramite l’estrazione di eventuali premi della pesca di beneficenza.

In ultimo, questa fundraiser ci insegna che il fundraising, fatto bene e con passione, è possibile farlo anche se si è semplici volontari.

Non credere che questa fundraiser sia da meno di tanti giovani dialogatori: il modo in cui si rivolgeva alle persone, le parole usate, il tono di voce rendevano l’esperienza – a mio modo di vedere – quasi unica.